Come aprire un vivaio: costi, requisiti e incentivi per avviare un vivaio da zero, anche online

Ti stai chiedendo se aprire un vivaio sia una buona scelta imprenditoriale? Hai il pollice verde ma hai bisogno di sapere di cosa c’è bisogno e quanto costa avviare quest’attività? 

Nessun problema. In questa guida pratica ti forniamo tutte le informazioni di cui hai bisogno per aprire un vivaio da zero: capiremo come fare e analizzeremo requisiti e costi.

In più, ci soffermeremo anche sulle possibilità di aprire un vivaio in franchising e sugli incentivi a cui potresti accedere per avviare con più tranquillità questo tipo di business. Iniziamo!

  • Cos’è un vivaio e analisi del business

  • Cosa serve per aprire un vivaio: requisiti 

  • Come aprire un vivaio da zero

  • Aprire un vivaio online 

  • Aprire un vivaio in franchising

  • Quanto costa aprire un vivaio 

  • Gestire i pagamenti e le spese del vivaio 

Cos’è un vivaio e analisi del business

Un vivaio è un ambiente in cui sono coltivate per tutto l'anno piante ornamentali e fiori. Queste piante vengono successivamente vendute ad aziende agricole, negozi di fiori, nonché a coloro che necessitano di abbellire un giardino, un parco o un'aiuola, e ad altri rivenditori del settore.

Si tratta di un'attività gestita dal vivaista, che a sua volta può svolgere anche compiti e mansioni proprie di altre figure: fioraio coltivatore, giardiniere o serrista. 

Aprire un vivaio significa entrare nel settore florovivaistico. È un settore in crescita. Secondo quanto emerso in occasione dell’ultimo Salone Internazionale del Verde la produzione di piante e fiori ha raggiunto un valore di circa 1,3 miliardi di euro in Italia.

In particolare, le regioni italiane più attive in questo settore sono quelle del nord, seguite dalle regioni del sud e delle isole. In Toscana e in Lombardia, si trovano le concentrazioni più alte di vivai specializzati in ornamentali arbustivi e forestali, mentre in Campania c'è una presenza significativa di aziende specializzate nella coltivazione di fiori.

Altri report ci informano che in Italia ci sono circa 14.000 aziende di produzione dedite ai fiori e alle piante in vaso. Inoltre, è importante notare che l'Italia si trova ai vertici della classifica per la dimensione delle superfici destinate al vivaismo ed è un Paese esportatore netto di piante, alberi, arbusti, e fogliame.

Avviare un vivaio, dunque, considerando anche le favorevoli condizioni climatiche presenti in Italia, può rappresentare un'ottima idea di business. Non resta che vedere effettivamente da dove iniziare e come procedere.

Cosa serve per aprire un vivaio: requisiti 

Buona parte dei requisiti per aprire un vivaio sono del tutto simili a quelli richiesti per aprire un'erboristeria, aprire una profumeria o qualsiasi altra attività.

Nella pratica, quindi, e dopo aver ben valutato l'idea attraverso la realizzazione di un business plan completo, dovresti contattare un commercialista che ti guiderà in queste fasi:

  • Apertura della Partita IVA - Codice ATECO 47.76.1 COMMERCIO AL DETTAGLIO DI FIORI E PIANTE

  • Presentazione della SCIA al comune (Segnalazione Certificata di Inizio Attività)

  • Registrazione dell'attività d'impresa presso il Registro delle Imprese

  • Apertura delle posizioni INPS e INAIL

Ci sono poi alcuni adempimenti specifici per l'apertura di un vivaio. In particolare, è necessario richiedere i permessi per lo smaltimento delle acque e un’autorizzazione  specifica rilasciata dall'ufficio fitosanitario della regione.

Per quanto riguarda i requisiti personali, non possono mancare alcune conoscenze e competenze per gestire al meglio questa attività. Se hai un diploma conseguito presso un istituto tecnico o agrario, o una laurea in agronomia o agraria sicuramente ti troverai avvantaggiato.

Come aprire un vivaio da zero

Per aprire un vivaio da zero sono necessari diversi prerequisiti e requisiti. Vediamoli in dettaglio:

  • Passione per le piante e formazione professionale: Prendersi cura delle piante richiede una forte passione e competenze professionali. Non è un'attività che puoi pensare di svolgere a tempo parziale. Le piante richiedono attenzioni costanti, e per prendertene cura in modo adeguato, è fondamentale possedere competenze e motivazioni solide.

  • Disponibilità di un terreno agricolo: Questo è un altro prerequisito essenziale. Se disponi di un terreno agricolo, almeno idoneo a ospitare 500 piante, allora puoi iniziare a realizzare il sogno di aprire un vivaio. Inoltre, è necessario che il terreno abbia specifiche caratteristiche chimiche e sia adeguato a ospitare le diverse tipologie di piante.

  • Studio della fattibilità dell'idea: Prima di avviare qualsiasi attività, è essenziale valutare ogni aspetto. Come abbiamo visto, un business plan può aiutarti a ottenere una prima comprensione dei costi e dei ricavi. Tuttavia, è altrettanto importante creare un piano di marketing, verificare l'accesso a fondi e finanziamenti, valutare il numero di dipendenti di cui avrai bisogno e, in generale, considerare tutte le azioni necessarie per garantirti un vantaggio competitivo.

Oltre a questi prerequisiti, ci sono anche altre fasi necessarie per aprire un vivaio da zero:

  • Avvio dell'iter burocratico: Solo a questo punto, puoi iniziare l'iter burocratico, che include la costituzione della società o dell'impresa individuale, l'apertura della partita IVA e delle posizioni previdenziali e la presentazione della SCIA al comune.

  • Contatto con i fornitori: Tra i passaggi cruciali per aprire un vivaio da zero c'è la scelta dei fornitori. È importante stabilire relazioni solide con loro, in quanto sono indispensabili per allestire il vivaio e possono fornirti piante, semi, attrezzature e tutte le attrezzature necessarie per gestire con successo il vivaio.

Infine, un ultimo aspetto importante da considerare è la conformità alle normative locali e regionali che regolamentano la gestione di vivai. 

Aprire un vivaio online 

Tutti i passaggi finora visti per aprire un vivaio sono validi anche se decidi di espandere il tuo business nei canali online. 

Una buona idea infatti può essere quella di partire subito anche con un vivaio online. Così facendo, hai la possibilità di vendere piante e fiori non solo a chi si reca presso il tuo vivaio, ma anche di spedirli a chi risiede lontano da te ma desidera proprio le piante da te curate e vendute.  

Creare un negozio online per la tua attività ti permette di raggiungere una più ampia clientela. Inoltre, il negozio online puoi utilizzarlo anche come spazio vetrina, utile per pubblicizzarti, pubblicare news, proporre sconti. Tutto questo ti aiuta a costruire  e a consolidare le relazioni con i tuoi clienti.

Stabilire una presenza online sin da subito, in definitiva, può rivelarsi una scelta lungimirante, soprattutto nel caso in cui apri il vivaio in zone periferiche o comunque difficilmente raggiungibili. 

Sicuramente dovrai occuparti anche di spedire la merce, assicurandoti che arrivi rapidamente e in perfetto stato. Tuttavia, sebbene si tratti di un ulteriore lavoro da mettere in conto, aprirsi a più canali di vendita può garantire una maggiore solidità al tuo nuovo business.

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Aprire un vivaio in franchising

Aprire un vivaio in franchising  può essere un’interessante strada da esplorare. Come sempre, ci sono dei pro e dei contro da valutare, i quali sono gli stessi presenti quando si decide di avviare qualsiasi attività affidandosi a un franchisor. Tra i pro, sicuramente ci sono:

  • L’affidarsi a un marchio già riconosciuto sul territorio

  • Beneficiare di modello di business già collaudato

  • Fruire della formazione, del supporto e del marketing messo a disposizione dal franchisor

Tra i contro invece, bisogna sempre tener presente che non sarai completamente libero nelle tue scelte. Il franchisor imporrà le piante da coltivare, i fornitori a cui rivolgersi, l’arredamento da utilizzare. 

Inoltre, ci sono dei costi iniziali da tenere presenti. In linea generale, per aprire un vivaio in franchising e a condizione che tu abbia già a disposizione un terreno, potresti trovarti a spendere una cifra compresa tra i 50.000 e i 150.000 euro, più le eventuali royalities da corrispondere alla casa madre. 

In definitiva, aprire un vivaio in franchising ha dei pro e dei contro. È difficile dire a priori se questa rappresenti la miglior opportunità di business. Se desideri minimizzare il rischio d’impresa e preferisci affidarti alle competenze e alla stabilità di un brand consolidato, allora ti consigliamo di aprire un vivaio in franchising. 

Diversamente, se vuoi gestire tutto in autonomia, se vuoi prendere decisioni strategiche senza tener conto di nessuno e se ritieni di avere adeguate conoscenze e competenze, allora senza indugi opta per un tuo vivaio.

Quanto costa aprire un vivaio 

Stimare i costi per aprire un vivaio è un'operazione complessa. L'investimento necessario può variare notevolmente a seconda di diversi fattori. I principali che influenzano i costi sono la disponibilità o meno di un terreno e le dimensioni del vivaio. Vogliamo comunque fornirti una stima approssimativa dei costi principali in modo da darti un'idea generale da cui partire:

  • Acquisto del terreno: da 50.000 a 250.000 euro.

  • Strutture e serre: da 20.000 a 80.000 euro.

  • Piante e fiori: da 15.000 a 50.000 euro.

  • Attrezzature: da 10.000 a 30.000 euro.

  • Iter burocratico: circa 3.000 euro.

  • Attività di marketing e promozione: circa 5.000 euro.

  • Costi del personale: variabili in base al numero dei dipendenti.

  • Altri costi (software, materiali, ecc.): circa 7.000 euro.

Facendo una stima approssimativa, possiamo affermare che i costi per avviare un vivaio di medie dimensioni variano da 100.000 euro a 300.000 euro. 

Come evidenziato in precedenza, la voce che incide di più è l'acquisto del terreno. Se disponi già di un terreno di tua proprietà, il costo complessivo sarà notevolmente inferiore rispetto a chi deve acquistare un terreno appositamente. 

Ti ricordiamo infine che, soprattutto se sei un giovane aspirante imprenditore, l’Europa, lo Stato e talvolta le regioni stesse mettono a disposizione finanziamenti e incentivi per aprire un vivaio e altre attività. 

Ricevere un aiuto, che sia sotto forma di fondo perduto o finanziamento agevolato, può fornirti un forte supporto per realizzare la tua idea imprenditoriale

Gestire i pagamenti e le spese del vivaio 

Dopo aver visto cos'è, cosa serve  e come aprire un vivaio desideriamo ora concentrarci su un ultimo aspetto: la gestione delle entrate e delle uscite. 

I pagamenti non possono essere considerati un argomento secondario. Il tuo obiettivo dovrebbe essere mantenere una gestione perfetta di tutti i flussi di cassa così da avere una chiara idea di come sta andando l'attività. Ma come fanno le aziende oggi a ottimizzare la gestione delle entrate e delle uscite?

Con un conto online aziendale 

Come prima cosa, è importante mantenere separate le spese e gli incassi generati dal tuo vivaio dai tuoi conti personali. 

Per farlo, puoi aprire un conto dedicato, fornito di un IBAN. Oggi, per aprire un conto aziendale e ricevere anche una carta per le spese, non è nemmeno necessario recarsi in una tradizionale banca. 

Puoi fare tutto in pochi minuti direttamente dal tuo smartphone. Ad esempio, SumUp ti consente di fare tutto questo. Ti bastano pochi minuti per avere a disposizione un conto corrente dedicato dal quale gestire tutti i flussi di cassa del vivaio, inviare e ricevere bonifici, elaborare link di pagamento e tanto altro.

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Con efficienti lettori di carte (POS) 

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SumUp Team