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Aprire un campeggio: come fare, quanto costa e cosa serve

Proprio come per chi sogna di aprire un glamping da zero, per avviare un campeggio serve dedizione e spirito imprenditoriale. Entrambe le attività, infatti, richiedono una profonda comprensione delle esigenze dei clienti e la capacità di offrire un'esperienza indimenticabile.

In questa guida, ti accompagneremo passo dopo passo attraverso il processo di apertura di un campeggio: scopriremo insieme quali sono i requisiti, le autorizzazioni necessarie e i costi previsti.

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Cosa serve per aprire un campeggio

Prima di spiegarti come aprire un campeggio, vediamo quali sono i requisiti che devi possedere per avviare la tua attività. Innanzitutto, sappi che non è richiesto alcun titolo di studio specifico per poter iniziare questo business. Tuttavia, è sicuramente utile avere delle nozioni di scienze del turismo e conoscere una o più lingue straniere. 

Inoltre, il titolare, un responsabile o custode deve essere sempre presente in loco. Il campeggio, infatti, deve essere custodito 24 ore su 24, indipendentemente dal numero di ospiti presenti. Per assicurare un'accoglienza impeccabile, perciò, ti consigliamo di creare un piccolo ufficio amministrativo e una reception. 

Per quanto riguarda la struttura, è fondamentale disporre di un terreno di dimensioni adeguate per ospitare il campeggio e l'attrezzatura. Il terreno della tua attività, inoltre, deve rispettare le normative locali riguardo l'agibilità e la sicurezza geologica. 

Vuoi aprire un campeggio su un terreno agricolo? In questo caso dovrai rispettare attentamente le normative locali riguardo alla capacità massima del tuo camping. In particolare, potrai ospitare al massimo 30 persone, distribuite in 10 caravan o tende.

Altro requisito fondamentale, indipendentemente dal tipo di terreno, è la presenza di bagni pubblici, docce e un'area lavatoio. Allo stesso modo, le piazzole del campeggio devono essere dotate di illuminazione e prese elettriche. 

Infine, per mantenere il tuo campeggio a norma, dovrai comunicare ogni anno agli Uffici del Turismo il tuo listino prezzi. Ricorda quindi di mantenere una comunicazione regolare e trasparente con le autorità locali onde evitare problemi.

Come aprire un campeggio: iter burocratico 

Oltre al rispetto dei requisiti che ti abbiamo elencato, per aprire un campeggio devi seguire un preciso iter burocratico. In particolare, dovrai percorrere alcuni step fondamentali, simili a quelli previsti per aprire una fattoria didattica:

  1. Apertura Partita IVA: prima di avviare l'attività, dovrai aprire una Partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate. Ti suggeriamo il codice Ateco 55.30.00 - "aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte"

  2. Iscrizione al Registro delle Imprese: registra la tua attività al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio territorialmente competente. Questo passo è fondamentale per la legittimazione dell'attività

  3. Registrazione presso INPS e INAIL: assicurati di registrare le tue posizioni presso l'INPS e l'INAIL. Questo garantisce la copertura previdenziale per te e i tuoi dipendenti

  4. Richiesta di autorizzazioni comunali: avvia il processo di richiesta delle autorizzazioni necessarie presso le autorità comunali competenti

  5. Autorizzazione per la conversione del terreno: se hai già un terreno a disposizione, richiedi al comune l'autorizzazione per la conversione del terreno in una piazzola per campeggiatori. Assicurati che il piano regolatore comunale lo consenta

  6. Concessione edilizia: se il progetto prevede la costruzione di nuovi edifici, richiedi al comune la concessione edilizia. Una volta ottenuta, presenta una domanda di autorizzazione per l'esercizio

  7. Autorizzazioni sanitarie: rivolgiti all'ASL per ottenere le autorizzazioni sanitarie necessarie per il tuo campeggio

  8. Valutazione di impatto ambientale: la regione ha competenza nella valutazione dell'impatto ambientale. Assicurati di sottoporre il tuo progetto a questa valutazione se necessario

  9. Collaudo dei vigili del fuoco: se il tuo campeggio è di grandi dimensioni, sarà necessario un collaudo da parte dei Vigili del Fuoco per garantire la prevenzione degli incendi

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Quanto costa aprire un campeggio?

Aprire un campeggio non richiede solo il rispetto di requisiti e adempimenti, ma anche un investimento piuttosto importante. In media, infatti, i costi di avvio per questo tipo di attività si aggirano tra i 300.000 e i 500.000 euro.

Questa cifra copre diverse voci, tra cui:

  • Acquisto o affitto del terreno: l'acquisto o l'affitto del terreno rappresenta uno dei principali costi iniziali. In Italia, i prezzi medi del terreno possono oscillare da 10 a 100 euro al metro quadro, a seconda della posizione geografica e dello stato del terreno

  • Licenze e permessi: le spese per ottenere le licenze e i permessi necessari possono variare in base alla regione e alla tipologia del campeggio. In media, si aggirano tra i 3.000 e i 6.000 euro

  • Costruzione e allestimento: la costruzione di strutture come bagni, docce e aree comuni rappresenta un'altra voce significativa. Anche in questo caso la spesa può variare notevolmente, con stime che vanno da 100.000 a 300.000 euro

  • Attrezzature: l'acquisto di attrezzature come tende, tavoli, sedie e altri arredi può variare tra 20.000 e 50.000 euro

  • Impianti elettrici e idraulici: la realizzazione degli impianti elettrici e idraulici ha costi medi stimati tra 30.000 e 60.000 euro

  • Personale: stipendi e contributi per il personale variano in base al numero di dipendenti e alle dimensioni del campeggio

  • Altri costi operativi: questi includono spese ricorrenti per manutenzione, assicurazioni, utenze e altre voci di bilancio 

Le spese di avvio, perciò, variano in base alle dimensioni del camping e ai servizi che vuoi offrire. Per esempio, aprire un campeggio con bungalow costa ovviamente di più rispetto a una piazzola attrezzata per tende. Ti consigliamo, perciò, di creare prima un breve business plan, così da studiare la fattibilità del tuo progetto.

Aprire un campeggio: finanziamenti 

Non disponi di abbastanza budget per avviare il tuo campeggio? Niente paura, esattamente come per chi vuole aprire un'azienda agricola, esistono diversi finanziamenti che possono aiutarti a realizzare il tuo sogno:

Eccoti le principali opzioni a tua disposizione:

  • Fondi Europei: si tratta di finanziamenti erogati a livello continentale. Tra questi, ti segnaliamo il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (FEASR), che eroga contributi per lo sviluppo del turismo rurale

  • Fondi Nazionali: Invitalia è un importante ente che offre vari bandi e opportunità di finanziamento, spesso a fondo perduto. Questi sono destinati all'avvio di nuove attività imprenditoriali, compresi i campeggi. Tra i vari finanziamenti a tua disposizione, ti consigliamo di dare un'occhiata al bando FRI-Tur. Il FRI-Tur fa parte del PNRR e promuove l'innovazione e la sostenibilità nel settore turistico. Rivolto a investimenti medio-grandi tra 500.000 e 10 milioni di euro, il bando copre interventi come la riqualificazione energetica e l'eliminazione delle barriere architettoniche

  • Fondi Regionali: ciascuna regione italiana offre bandi specifici dedicati al turismo e all'accoglienza

  • Credito d'imposta: sono disponibili diverse forme di credito d'imposta per gli investimenti in nuove strutture o ristrutturazioni

Aprire un campeggio: le conclusioni 

Aprire un campeggio, come avrai capito, è un'opportunità entusiasmante e ricca di potenziali successi. Nonostante richieda un budget importante, infatti, può darti grandi soddisfazioni sia a livello economico che personale.

Che tu stia immaginando un campeggio su terreno agricolo o con bungalow, siamo sicuri che darai vita a una destinazione da sogno. In bocca al lupo! 

SumUp Team