Scontrino medio cashless in Italia: l’evoluzione dei pagamenti digitali

Continua in Italia la crescita dei pagamenti digitali. Il fenomeno del cashless ha preso piede a partire dal 2020, durante il periodo di pandemia, quando per motivi sanitari era sconsigliato lo scambio di contante e l’obbligo di distanziamento incentivava gli acquisti online.  In questi ultimi anni, grazie agli incentivi di Stato per consumatori ed esercenti e alla diffusione di strumenti e dispositivi che agevolano i pagamenti con carta, smartphone e smartwatch, il trend del cashless si è diffuso sempre di più fino a diventare un’abitudine. 

Per osservare l’evoluzione del fenomeno dei pagamenti senza contanti nel 2022, abbiamo quindi analizzato un elemento del quotidiano di consumatori ed esercenti: lo scontrino. L’Osservatorio Scontrini Cashless prende in esame il valore dello scontrino medio dei pagamenti senza contanti in tutta Italia sottolineando come cambia, tra Nord, Centro e Sud-Isole, la tendenza a ridurre l’uso dei contanti. A partire da uno scontrino medio cashless nazionale di 40,4 euro (-8% rispetto al 2021), la ricerca ha individuato le province con lo scontrino più basso (Cagliari, 33,5€; Bologna, 35€; Caltanissetta, 35,1€) e quelle in cui si registrano i valori più alti (Savona, 77,8€; Siena, 55,7€; Grosseto, 51,3€). Fino ad arrivare ai settori in cui gli scontrini sono più bassi, tra cui bar e club, tabaccherie e fast food, a indicare un maggiore utilizzo dei pagamenti digitali anche per spese di importo basso.

La Top 10 nazionale degli scontrini medi cashless

Nel 2022 lo scontrino medio cashless diminuisce in quasi tutta Italia, ma protagonista della Top 10 delle province con il ticket più basso è soprattutto il Mezzogiorno. Infatti, subito dopo il podio - occupato dalle province di Cagliari, Bologna, e Caltanissetta - gli scontrini cashless più bassi dell’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp si registrano a Lodi (35,9€), Livorno (35,8€), Taranto (36€), Palermo (36€), Catania (36,2€), Oristano (36,2€) e la provincia di Barletta-Andria-Trani (36,5€).

Le province in cui diminuisce lo scontrino medio cashless

A guidare, invece, la classifica delle province in cui lo scontrino medio cashless è diminuito di più dal 2021 è Trieste, con un calo del 28,8%; seguono Parma, con un -22,5%, e Ancona, provincia in cui lo scontrino è sceso del 19,5%. In tendenza opposta, le province di Enna (+5,8%), Napoli (+3,8%) e Vibo Valentia sono le uniche in cui il valore del ticket cashless è aumentato.

Gli scontrini al Nord

Nelle province del Nord Italia il valore dello scontrino medio è diminuito notevolmente nell’ultimo anno: se nel 2021 la provincia con lo scontrino più basso era Torino - con 40,7€, seguita da Lodi (41,9€) e Vercelli (42,3€); nel 2022 in cima alla classifica c’è Bologna, con uno scontrino di 35€, alla quale seguono le province di Lodi (35,8€) e Genova (36,6€). Interessante inoltre osservare che al Nord, da un anno all’altro, sono scesi anche i valori degli scontrini più alti: nel 2021 in testa c’erano le province di Savona, Trieste e Parma con 86,6€, 68,6€ e 57,6€; nel 2022 il podio delle province con scontrino più alto conferma Savona e Trieste al primo e secondo posto, rispettivamente con 77,8€ e 48,9€. Al terzo posto nel 2022 c’è invece la provincia di Como, con 48,8€.

Gli scontrini al Centro

Spostandoci nel Centro Italia, possiamo osservare che qui i valori dello scontrino medio sono più bassi anche rispetto al Nord. Nel 2021, la cifra più piccola si registrava nella provincia molisana di Isernia, 39,5€; seguivano Campobasso (42,7€) e Teramo (43,5€). Nel 2022, invece, le province con gli scontrini più piccoli sono Livorno (35,9€), Isernia (37,5€) e Teramo (38,6€). 

Le province del Centro Italia con gli scontrini più alti nel 2022 sono quelle toscane: al primo posto c’è Siena, con 55,7€, seguita da Grosseto con 51,3€ e Lucca con 48,6€. Toscano anche il quarto posto, dove troviamo Pistoia (46,9€). Stesso podio del 2021, ma con valori sensibilmente inferiori: a Siena lo scontrino medio cashless era pari a 62,8€, a Grosseto 59,9€, a Lucca 54,9€. 

Gli scontrini al Sud e nelle Isole

Al Sud Italia e nelle Isole il valore scende ulteriormente. Nel 2022 lo scontrino medio più piccolo è stato registrato nelle province di Cagliari (33,5€), Caltanissetta (35,1€) e Taranto (36,0€). L’anno precedente, invece, a occupare le stesse posizioni erano le province di Enna e Taranto (36,3€), al primo posto ex aequo, seguite da Caltanissetta (36,5€) e Caserta (37,2€). 

I dati che mostrano un distacco significativo tra gli scontrini del Sud e quelli del Nord e Centro Italia riguardano gli scontrini medi più alti. Il valore massimo nel 2022 si è registrato nella provincia di Potenza con 43,9€;  seguito da uno scontrino medio di 43,6€ a Vibo Valentia e di 43,3€ a Salerno. Anche nel 2021 la provincia lucana di Potenza occupava la prima posizione fra i ticket più alti, però con un valore superiore (45,3€), davanti alle  province di Sassari (43,9€) e Messina (43,5€).

Sebbene al Sud e nelle Isole il valore dello scontrino medio tenda ad abbassarsi di anno in anno, alcune province fanno eccezione. È il caso delle province di Napoli, passata da 38,7€ del 2021 a 40,2€ nel 2022, Vibo Valentia (da 42,9€ a 43,6€) ed Enna (da 36,3€ a 38,3€).

Gli scontrini nei settori

Dopo aver analizzato gli scontrini medi sulla base di criteri geografici, passiamo ora a identificare i settori maggiormente interessati dal trend del cashless. Gli scontrini medi più piccoli del 2022 li troviamo in bar e club (14,9€), seguiti da tabaccherie (21,4€) e fast food (22€), a indicare come i consumatori siano ormai sufficientemente a loro agio a pagare caffè, sigarette e panini con carte, smartphone e smartwatch. Al tempo stesso tali dati evidenziano la modernizzazione in chiave cashless anche delle attività tradizionalmente più legate al contante, soprattutto per importi bassi. I settori con lo scontrino medio cashless più basso, infatti, sono pressochè gli stessi dell’anno precedente: anche nel 2021 gli importi più piccoli si registravano in bar e club (17€), seguiti dai fast food (23,1€); solo al terzo posto comparivano i negozi di cosmesi (20,7€). Dentisti (198,6€), Hotel e strutture ricettive (164,6€) e servizi di consulenza (134,1€) sono i settori che registrano i valori più elevati.

Nel confronto con il 2021, infine, i fotografi sono gli esercenti che segnalano il calo più significativo dello scontrino medio cashless (-44%), seguiti dalle librerie (-23,9%) e dalle tabaccherie (-23,2%). La cosmesi è il settore più in controtendenza, con una crescita del ticket digitale del +79,2%, seguita dalle gioiellerie (+36,9%) e dai pet shops (+27,8%).

Ecosistema SumUp

I dati dell’Osservatorio Scontrini Cashless di SumUp confermano che la tendenza dei pagamenti digitali è in crescita in tutta Italia e coinvolge anche settori tradizionalmente associati ai contanti, come bar e tabaccherie. Questo fenomeno è una diretta conseguenza della trasformazione digitale dei piccoli commercianti e dei loro esercizi al Nord, Centro e Sud, ma anche della maggiore partecipazione dei consumatori all’evoluzione dei pagamenti in chiave cashless e della loro consapevolezza nei confronti delle tecnologie a disposizione.

Allo scopo di mettere a disposizione dei merchant strumenti sempre più innovativi che facilitino la gestione del business e forniscano ai clienti soluzioni di pagamento rapide ed efficienti, SumUp ha sviluppato un ecosistema a misura di qualsiasi esercizio commerciale: include SumUp Cassa Pro, la cassa cloud che consente di gestire in modo integrato e da remoto qualsiasi tipo di attività, compresi i pagamenti, ma anche i POS mobili pensati per attività commerciali di ogni dimensione, semplici da usare e trasportabili ovunque; ed ancora SumUp Pay che permette pagamenti rapidi e convenienti. Facili da utilizzare per consumatori ed esercenti, queste soluzioni ambiscono a diventare il centro del mondo dei pagamenti digitali.

Nota - metodologia 

L’analisi dell’Osservatorio Scontrini Cashless 2023 di SumUp è stata realizzata confrontando i valori dello scontrino medio cashless del 2021 e del 2022. SumUp ha considerato il numero medio di transazioni effettuate con tecnologia cashless per commercianti attivi che utilizzano i suoi servizi. Il campione è rappresentato da 5.000 merchant, parte della base utenti di SumUp.

SumUp Team